Lunedì 4 aprile alle 20.30 il concerto del pianista russo. In programma il Clavicembalo ben temperato e la Sonata 106 "Hammerklavier"
A cinque anni dall'esecuzione dell'Arte della Fuga, torna nella stagione concertistica di Ferrara Musica Evgeni Koroliov, che sarà in concerto al Teatro Comunale di Ferrara lunedì 4 aprile alle 20.30. Il pianista russo si misurerà ancora una volta con Johann Sebastian Bach, questa volta con il Clavicembalo ben Temperato, di cui dal secondo libro eseguirà sei preludi e fughe (numero 3 in do diesis maggiore, numero 4 in do diesis minore, numero 9 in mi maggiore, numero 10 in mi minore, numero 19 in la maggiore, numero 20 in la minore). Nella seconda parte del concerto invece è in programma la Sonata opera 106 "Hammerklavier" di Ludwig Van Beethoven.
Il titolo originale del Clavicembalo ben Temperato - “Das Wohltemperierte Klavier” - lascia intendere che l'opera venne genericamente destinata da Bach agli strumenti a tastiera. Divisa in due volumi, comprende ventiquattro coppie di preludi e fughe per ogni libro. Ciascuna coppia esplora in sequenza ascendente la scala cromatica, per ogni tonalità maggiore e minore. Il preludio esprime la ricerca delle potenzialità melodiche, mentre la fuga diventa ricerca contrappuntistica con i temi che si intrecciano, si sfalsano e si sovrappongono. Robert Schumann scrisse sul frontespizio del suo Album per la Gioventù dedicato ai giovani pianisti, “fate del Clavicembalo ben temperato il vostro pane quotidiano”. Infatti non c'è nulla di più adatto di quest'opera di Bach per tenere sapientemente in esercizio le dita e arrivare, attraverso le architetture rigorose di una partitura ricca di invenzione e fantasia, al più alto grado di intelligenza musicale. Evgeni Koroliov, che già all'età di 17 anni tenne a Mosca un recital con l'intero ciclo e da sempre è strettamente legato alla musica di Bach, ne è l'interprete ideale. Nella sua carriera il pianista russo ha eseguito più volte - e registrato in disco - tutti i cicli delle grandi opere bachiane per tastiera. Tale è l'unione che si è stabilita negli anni tra interprete e compositore, che Gyorgy Ligeti ha affermato: "Se potessi portare una sola opera sull''isola deserta, sceglierei senz'altro il Bach di Koroliov, perché vorrei ascoltarlo, assetato e affamato, fino all'ultimo respiro".
Nella seconda il pianista russo eseguirà la Sonata per pianoforte numero 29 opera 106, denominata “Hammerklavier” ("tastiera a martelli") di Beethoven. Si tratta di una composizione scritta tra il 1818 e il 1819 e destinata agli strumenti più moderni dell’epoca, dei quali sfruttava già tutte le possibilità tecniche. Beethoven la creò quando ormai la sua sordità era divenuta totale ed è la più lunga delle sue opere per piano solo. Comprende quattro movimenti di cui il terzo - l’Adagio sostenuto - si caratterizza per le sue dimensioni (dura circa venti minuti sui quarantacinque totali dell’opera). Il pianista Wilhelm Kempff l’ha definito il più grande monologo per pianoforte che Beethoven abbia mai scritto. Il finale è un’immensa fuga a tre voci, la cui esecuzione richiede un estremo impegno tecnico e una grande maturità musicale.
Prezzi da 7 a 30 euro; speciale giovani, posto unico 12 euro. Prenotazioni telefoniche dalle 17 alle 19 al numero 0532 202675; e-mail: biglietteria@ferraramusica.it.